Paris à 100 euros par mois (charges non comprises)

Valentina et moi, nous allons essayer de vivre avec un budget de 100 euros par personne pour tout le mois d’avril. L’idée est de démontrer qu’on peut très bien vivre et manger en dépensant très peu d’argent et, par conséquent, contredire l’idée assez répandue selon laquelle nous travaillons plus pour vivre mieux. Mais encore : pourquoi tu fais ça, Francesco? Depuis quelques mois je fais des expériences autour des notions d’accumulation et de surconsommation au sens large. Ces expériences, très hétérogènes entre elles, ont en commun une approche minimaliste du travail et de la vie personnelle. Je suis intéressé par les effets de la privation volontaire d’informations, de bouffe, d’argent, de travail et d’architecture. Je crois que dans ce moment de crise globale la priorité est de créer des espaces et des temps libres (ou vides) pour réfléchir ensemble à de possibles solutions d’avenir. Dans l’ère de l’abondance, pour créer du vide il est obligatoire de se priver des choses.

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downshifting sul corriere della sera

La giornalista Candida Morvillo, che mi ha intervistato a gennaio nell’ambito della sua ricerca sul fenomeno del #downshifting, mi ha gentilemente girato il PDF dell’articolo uscito qualche settimana fa sul settimanale Sette del Corriere della Sera. Ecco come racconta la nostra storia, con qualche piccola e divertente imprecisione. Il titolo però è bello: “Da architetto a nuovi progetti”.

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2012: non lavorare per fermarsi a pensare

Smettere di lavorare. Qualche mese fa ho annunciato su questo blog che sarebbe stato il mio progetto per il 2012. Detto, fatto. A gennaio 2012 ho iniziato a smettere. E ora voglio raccontarlo qui. Cosí, per vedere chi c’è dall’altra parte. Ammetto anche che ieri mattina, mentre iniziavo a scrivere questo testo, ho avuto l’impressione di essere sul punto di pubblicare un post molto pericoloso. Ma comunque andiamo avanti. A voler essere precisi, non ho proprio smesso di lavorare. Si tratta più che altro di lavorare in modo molto diverso, di rivedere radicalmente l’equilibrio fra il lavoro e il tempo libero o, come preferisco dire io, l’equilibrio fra il tempo in cui sono occupato e il mio “tempo vuoto”. Il vuoto per me è molto importante, sia nel tempo che nello spazio. Forse, mi dico, perché è nel vuoto che inizia la creazione. Ecco: a me sembrava che di questo vuoto ce ne rimanesse sempre meno e comunque a me non bastava. Ho deciso quindi che il 2012 sarebbe stata l’occasione per riaverne. Vuoto nello spazio, semplificando la mia vita e riducendo gli oggetti che mi circondano; vuoto nel tempo, svuotando la mia agenda.

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conversaciones sobre downshifting con andrés walliser

FOTO: Marta C.

Llevo varios meses reflexionando sobre el concepto de #slowbusiness y una de las cosas que estoy haciendo es utilizar los fantásticos paisajes del campo de @montecanepino (el pueblo donde he nacido) para atraer profesionales interesados en tomar un descanso creativo y realizar una meditación estratégica sobre sus actividades de negocio.

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